Risultati e discussioni
Considerando che i due foto-bioreattori hanno previsto stesse condizioni di funzionamento in parallelo, differendo solamente per la lunghezza d’onda dei sistemi di illuminazione, si deduce che risultati eterogeni sono da attribuire esclusivamente alla lunghezza d’onda agente su ogni singolo foto-bioreattore. Per individuare l’efficienza di produzione in termine di biomassa tra i due foto-bioreattori sono state comparate le concentrazioni di solidi sospesi. Con la lunghezza d’onda, emessa dalla sorgente bianca, il foto-bioreattore PBR1 ha raggiunto una concentrazione di biomassa valorizzabile fino a 605 mg/l, inferiore a quanto registrato per il PBRin cui la concentrazione di biomassa valorizzabile è stata 825 mg/l grazie alla lunghezza d’onda emessa dalla luce di colore viola. Di conseguenza in PBR2 si sono avuti parametri di performance migliori in termini di tasso di crescita, produttività volumetrica di biomassa e tempo di duplicazione. Anche l’efficienza di rimozione registrata in PBR2 è risultata maggiore ovvero pari a 89±8% rispetto a quello con luci bianche dove l’efficienza di rimozione è pari a 83±9%. 
Conclusioni
I risultati ottenuti durante l’attività hanno dimostrato che il trattamento biologico per le emissioni di gas climalteranti, costituito dal fotobioreattore algale illuminato da luce viola, è risultato più efficiente sia in termini di rimozione di CO2 sia per la produzione di biomassa sfruttabile come materia prima per la conversione in bioprodotti alternativi e rinnovabili, nell’ottica di un processo di decarbonizzazione, sostenibilità ed economia circolare.