L’agricoltura urbana può diventare un sistema resiliente alternativo di produzione alimentare locale che può tradursi in modi completamente nuovi di produrre cibo \cite{Angotti_2015,Errami_2008}. Gli orti urbani rappresentano il sistema più diffuso e il rinnovato interesse è motivato nei paesi sviluppati come strumento di inclusione sociale e attività ricreativa, questo lo si riscontra soprattutto in Italia \cite{roberta2012}. Le serre sui tetti e l’agricoltura indoor per la produzione vegetale negli edifici esistenti offrono opportunità relative al risparmio e alla maggiore efficienza delle risorse, oltre alla riqualificazione di edifici dismessi, ad esempio, l’azienda agricola urbana Farm.one \cite{Suman_2019}\cite{nyca}. La Vertical Farming si riferisce alla produzione di piante verticali senza suolo come i sistemi idroponici e aeroponici, i quali consentono un uso efficiente dello spazio e delle risorse \cite{Al_Kodmany_2018}. L’Acquaponica combina acquacoltura e idroponica, costruendo una relazione simbiotica tra pesci, piante e batteri nitrificanti per creare un ciclo dell’azoto. Questo sistema ciclico e interdipendente riduce l’uso di acqua e fertilizzanti convenzionali rispetto all’agricoltura tradizionale \cite{a2017}. Approcci come l’allevamento di insetti o alghe mirano a produrre nuovi alimenti al fine di soddisfare la crescente domanda di proteine. In uno studio condotto da Specht et. al. \cite{Specht_2019} sono stati analizzati i diversi approcci dell’agricoltura urbana seguendo le linee della valutazione della sostenibilità. L’impatto sociale è riscontrato dall’accesso e accorciamento delle distanze di cibo locale, fresco e sano; dall’effetto educativo come l’idroponica e l’acquaponica; dalla riqualificazione e rigenerazione urbana del tessuto edilizio come le serre sui tetti, vertical e indoor farming e gli orti urbani. Effetti negativi riguardano il costo dei prodotti, l’effetto della gentrificazione verde e problemi legati all’etica relativamente ai quei sistemi che detengono animali come l’acquaponica. La dimensione ambientale, quale punto di forza, è rappresentato dall’uso efficiente delle risorse, la riduzione dell’uso del suolo e della pressione sui terreni agricoli, la riduzione delle emissioni di Co2 e l’assenza di uso di pesticidi. Per quanto riguarda l’aspetto di efficienza energetica, in alcuni sistemi come l’acquaponica e l’agricoltura indoor, non è stato ancora raggiunto un livello sufficientemente maturo. I benefici economici sono rappresentati dall’alta qualità del prodotto e dalla diversità dei prodotti, nonché dai costi di trasporto ridotti a causa dello stretto legame spaziale tra i siti di produzione e consumo. Rimane ferma la criticità relativa alla redditività e ai costi di investimento iniziali e operativi. In riferimento al quadro normativo Europeo emerge la necessità di una revisione degli standard biologici al fine di incoraggiare l'ulteriore sviluppo di tecnologia come l’acquaponica e l’idroponica e che permetterebbe di applicare prezzi premium con il fine di rendere redditizia le attività imprenditoriali \cite{Asciuto_2019}. Mentre in riferimento alle misure di investimento sono presenti vari programmi come Urban Innovative Actions \cite{actions}, Milan Urban Food Policy Pact \cite{pact} e Reinventing Cities \cite{cities}. Inoltre, è da menzionare il piano di azione del Green Deal Europeo in cui l’agricoltura urbana è parte integrante \cite{europeo}.