Sempre dagli studi effettuati dall’ACI Europe, in previsione dello scenario 2030 si può raggiungere la cifra di oltre 1.500 posti di lavoro.
Quindi, la somma dell’occupazione diretta, dell’occupazione indiretta e dell’occupazione indotta determina l’incremento del PIL dell’area di riferimento per una quota percentuale che varia tra l’1.4% e il 2.5% (escludendo gli impatti occupazionali derivanti dal turismo).
Nel corso dell’ analisi costi-benefici si è arrivati a dedurre che le componenti di costo analizzate sono due: costi di carattere economico e costi di carattere ambientale.
Nei costi di carattere economico rientrano tutte le spese per il potenziamento ed ammodernamento dell’aeroporto e i relativi costi degli interventi intrapresi, compresi quelli al fine di prevenire o ridurre eventuali danni all’ambiente derivanti dalle attività operative. I costi di carattere economico, a carico del gestore dell’aeroporto, hanno un importo a pari a circa 53 milioni di euro, comprensivi dei costi per le opere di mitigazione e compensazione, che incidono del 7% sui costi economici totali.
I costi di carattere ambientale , invece, non sono direttamente correlati ad un valore economico e possono essere legati, ad esempio, all’incremento del traffico, all’aumento del traffico dei veicoli nelle vicinanze dell’aeroporto con conseguente congestione stradale e alle manovre degli aeromobili e dei mezzi di servizio.
La componente viene condizionata positivamente dalle opere di compensazione e mitigazione per quanto riguarda i comparti di atmosfera e rumore. Per le misure di mitigazione si è proceduto con l’isolamento degli edifici. Per quanto riguarda, invece, le misure di compensazione si è proceduto con interventi di riparazione delle coperture danneggiate, ma soprattutto di consolidamento preventivo di quelle a maggior rischio di fenomeni ‘’vortex strike” e allo spostamento della scuola materna S. Giorgio. Tutti gli interventi hanno un costo pari a 3.900.000 euro.