Come previsto dal DPCM del 12 dicembre 2005, la relazione paesaggistica \cite{srl} si articola in una prima parte di analisi del contesto paesaggistico e una seconda di valutazione dell’incidenza paesaggistica. La prima fase dell’analisi del contesto consiste nell’ andare ad esaminare la normativa vigente. In particolare sono due i piani che si occupano dell’argomento paesaggistico: il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio e il Piano Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Dall’analisi della normativa risulta che per il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio , considerato che il cavidotto on-shore sarà completamente interrato e che le condizioni morfologiche preesistenti saranno ripristinate, l’opera non risulta in contrasto con le indicazioni del piano\citep*{Nestic__2020}. Invece il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale favorisce la realizzazione di impianti paragonabili a quello in progetto, mediante la mitigazione visuale, l’inserimento paesaggistico e l’opportuna localizzazione degli interventi; definisce le aree compatibili e sensibili per la localizzazione di impianti eolici di grandi dimensioni nelle quali l’area di progetto rientra; individua le Unità Paesaggistiche Elementari che ricadono nell’ambito di progetto : UPE1, UPE2 e UPE3.
Nella seconda fase del processo di analisi si verifica se l’area di progetto è sottoposta a vincoli. In questo caso l’area è interessata da aree protette, vincoli relativi alla zona litorale e al sistema di "stratificazione storica dell’organizzazione insediativa" (tratturi).