Da un punto di vista operativo, generalmente, il procedimento può essere suddiviso in 5 fasi:
- SCREENING: trattasi di una fase preliminare in cui si decide se effettuare o meno la Valutazione di Impatto sulla Salute;
- SCOOPING: in questa fase si procede con la caratterizzazione dell'area interessata, si identificano i fattori di rischio, si effettua una valutazione dello stato di salute ante-operam della popolazione interessata e si procede con la scelta degli indicatori sanitari e delle figure professionali da coinvolgere;
- ASSESSMENT: in questa fase si vanno a quantificare i potenziali impatti sulla salute, definendo anche la loro relativa importanza in termini di magnitudo e probabilità;
- REPORTING: fase in cui si va a redigere un rapporto tecnico contenente misure atte a ridurre gli impatti involontari sull’ambiente e sulla salute umana dipendenti dalla realizzazione dell'opera analizzata;
- MONITORING: fase finale in cui si va a definire un piano di monitoraggio ambientale e sanitario per la verifica delle valutazioni condotte \citep*{9}.
Comunque sia, la Valutazione di Impatto sulla Salute può essere essenzialmente di 3 tipi: prospettica, trasversale, retrospettiva \citep*{2020}.
Si parla di VIS prospettica quando ci collochiamo nella fase di progettazione e/o programmazione. La valutazione, in questo caso, ha lo scopo di accertare i potenziali impatti del progetto sulla salute, in modo da poter incidere sulle scelte finali \citep*{Naddeo_2013}. Con una VIS trasversale si accertano, invece, gli impatti sulla salute durante la realizzazione dell’opera o del piano in oggetto, al fine di monitorare le trasformazioni sulla salute e sui suoi determinanti \citep*{Scannapieco_2014}. Il ricorso ad una VIS retrospettiva permette, infine, di accertare gli impatti sanitari che si verificano a valle della realizzazione di un’opera o un piano \citep*{Nestic__2020}.