Tecniche sensoriali, strumentali e la loro combinazione in diverse applicazioni

Per effettuare un confronto tra metodi analitici e sensoriali sono state considerate le analisi condotte su campioni prelevati in un mese nell'impianto di trattamento delle acque reflue sito in un campus in Germania. I campioni sono stati prelevati con tre sacche di campionamento da 3 litri e sono stati posizionati in un contenitore rigido. Successivamente i campioni sono stati trasferiti in una rete polimerica porosa che assorbe i composti organici che poi vengono desorbiti termicamente da un gascromatografo, spurgando l’adsorbente e raccogliendo i composti in una trappola di raffreddamento. L’analisi sensoriale è stata svolta con il metodo dell’ olfattometria dinamica mentre l’analisi strumentale è stata svolta con modello GC-MS. I risultati del metodo sensoriale hanno mostrato che l’impatto da odori è imputabile prevalentemente alla gestione dei fanghi, mentre i risultati del metodo analitico hanno evidenziato la presenza di circa 36 sostanze diverse all’ interno della miscela volatile del GC-MS, di queste la metà sono state reputate le principali responsabili dell’odore tipico di un impianto di trattamento di acque reflue\cite{Zarra_2009}.  
Il disolfuro di dimetile risultava la sostanza volatile con la soglia d’odore più bassa e più rilevante nell’ impianto, pertanto è stato definito composto “chiave”, e la sua concentrazione più alta è stata rilevata nel fango ispessito. 
Per misurare le emissioni da odori in modo analitico è stato proposto l' Indice Analitico degli Odori AOIy :